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Anabolizzanti: cosa sono Effetti sul corpo e rischi salute- ISSalute

Anabolizzanti: cosa sono Effetti sul corpo e rischi salute- ISSalute

Gli anabolizzanti, inoltre, incentivano la ritenzione di sodio e l’aumento di liquidi che affaticano l’organo cardiaco. Non è raro che in soggetti anche molto giovani si possano verificare episodi occasionali di fibrillazione atriale a cuore sano e in qualche caso anche gravi fibrillazioni ventricolari con esiti fatali. A lungo termine il cuore diventa ipertrofico, affaticato e con le caratteristiche di quello di una persona anziana ipertesa» conclude il dottor Gulizia.

Questo approccio riconosce la distinzione fra l’uso di farmaci e l’abuso di farmaci. Nessun farmaco se usato correttamente è di per se in assoluto dannoso, nemmeno i tanto demonizzati steroidi anabolizzanti! La conoscenza è potere, più sono le informazioni disponibili per il consumatore, migliori sono le decisioni che può prendere. Internet ha rappresentato per me un metodo estremamente efficiente per dispensare ai consumatori informazioni sugli steroidi anabolizzanti/farmaci.

Cortisone: a cosa serve, effetti collaterali, …

Entrambi gli esteri sono stati utilizzati principalmente nel trattamento dell’anemia causata da insufficienza midollare [28 ]. Il metenolone ha una debole attività androgenica ed estrogenica e una bassa epatotossicità ed è stato interrotto per uso medicinale in molti paesi. Ossandrolone ( 13 ,Figura 3) ha un atomo di carbonio sostituito in posizione C 2 con un atomo di ossigeno, che porta a una ridotta epatotossicità. Uno degli effetti collaterali più comuni è una diminuzione delle lipoproteine ​​ad alta densità (HDL). L’oxandrolone ha un alto rapporto tra attività anabolica e androgenica, che lo rende particolarmente adatto per l’uso nelle donne.

Gli indici ematici di risposta al trattamento da monitorare con attenzione sono i valori di transaminasi ed i livelli di IgG. Non è richiesto il monitoraggio dell’assetto autoanticorpale, che peraltro è soggetto a modificazioni anche sostanziali nel corso degli anni (9). Il rientro nella norma sia delle transaminasi che delle IgG entro i primi 6 mesi di trattamento rappresenta l’obiettivo terapeutico ottimale, associato ad una prognosi eccellente, con ridotto rischio di progressione della malattia epatica (10). L’epatite autoimmune (EAI) è una malattia infiammatoria del fegato ad andamento cronico su base immuno-mediata, ad eziologia tuttora sconosciuta, innescata da fattori eterogenei (infezioni virali, farmaci, vaccini, ecc.) in soggetti geneticamente predisposti. «Il soggetto giovane che abusa di steroidi entra quindi in uno stato di “ipertensione labile” che diventa un livello di riferimento a cui l’organismo si abitua.

Anabolizzanti steroidei: colesterolo, transaminasi, numero di spermatozoi

In età prescolare, oltre alla terapia giornaliera, si può considerare la nuova strategia terapeutica intermittente con steroide per via inalatoria ad alto dosaggio associata al salbutamolo per pochi giorni appena inizia un’ infezione respiratoria che quasi sempre è il trigger delle riacutizzazioni. Circa invece la scarsa aderenza alla terapia, se da una parte i genitori hanno quella che si definisce la steroido-fobia, il bambino di per sé si dimentica della terapia e l’adolescente tendenzialmente non si preoccupa né si occupa della propria salute e quindi trascura anche la sua asma. Sono stati realizzati dei device da collocare sulla bomboletta pressurizzata che inviano un segnale allo smartphone ricordando di assumere la terapia (Figura 3). Come per tutte le novità ovviamente ancora non se ne conosce l’efficacia nella real-life, ma questa potrebbe rappresentare certamente un supporto concreto per migliorare l’aderenza alla terapia nei ragazzi con asma. Questa strategia alternativa deriva da studi realizzati qualche anno fa13,14 che dimostravano che, in bambini in età prescolare con wheezing ricorrente, la terapia continuativa con steroide inalatorio o la terapia intermittente non portavano a differenze nel numero delle riacutizzazioni.

  • Quest’ultimo sarà compito dell’endocrinologo, che seguirà pure l’andamento della spermatogenesi e della ginecomastia provocate dalla riduzione del testosterone endogeno.
  • È importante seguire attentamente il dosaggio prescritto e non superare la durata del trattamento consigliata.
  • Gli steroidi sono composti chimici che si trovano naturalmente nell’organismo umano.
  • Un dato sorprendente è che la maggior parte degli utenti non è un atleta professionista e non è attivamente impegnato in competizioni agonistiche o eventi sportivi organizzati.
  • Si verifica un aumento delle energie e della libido (negli uomini), ma tali effetti sono più difficili da quantizzare.

DHEA, androstenedione e androstenediolo sono proormoni endogeni coinvolti nella biosintesi del T. Le varianti sintetiche, 19-norandrostenedione e 19-norandrostenediol, mancano del gruppo 19-metil (confrontare con nandrolone) e non si trovano in natura [ 96]. Contrariamente alle affermazioni di marketing, gli studi non https://pesktop.blog/cosa-sono-i-farmaci-per-steroidi-una-guida/ sono riusciti a confermare che la somministrazione a lungo termine di proormoni T abbia alcun effetto sulle concentrazioni sieriche di T nelle persone sane. Tra i soggetti con bassa produzione endogena di T, tuttavia, è stato riscontrato che i proormoni T aumentano i livelli di T endogeno, ma solo marginalmente.

Stanozololo ( 15 ,Figura 3) è stato utilizzato nel trattamento dell’osteoporosi [ 36 ] ed è attualmente in fase di valutazione come trattamento per l’ angioedema ereditario [ 37 , 38 ]. A differenza di altri steroidi anabolizzanti, non è disponibile in forma esterificata ma come soluzione acquosa o compresse. L’uso di questo farmaco nell’uomo è stato interrotto in molti paesi, ma è ancora ampiamente utilizzato in medicina veterinaria per le stesse condizioni dell’uomo. Boldenone ( 16 ,Figura 3) è un derivato naturale di T, noto anche come Δ 1 -testosterone. È disponibile come estere undecilenato ed è utilizzato esclusivamente in medicina veterinaria [ 16 , 39 ]. Tra le altre attività, aumenta l’appetito e stimola anche il rilascio di eritropoietina.

Gli Effetti degli Steroidi sul Fisico: Una Guida Completa

Un altro effetto collaterale non osservato con la maggior parte degli altri steroidi è la sua potenziale attività immunosoppressiva [62 ]. È stato studiato come agente da utilizzare nel trattamento della perdita di peso e della bassa statura, ma le preoccupazioni sulla sua tossicità ne hanno impedito la commercializzazione come composto farmaceutico [ 63 ]. È stato ampiamente utilizzato nella ricerca come ligando del recettore degli androgeni e come etichetta di fotoaffinità. Il metribolone era anche considerato un agente per il carcinoma mammario avanzato nelle donne, ma non è mai stato commercializzato per uso medicinale perché è fortemente epatotossico anche a dosi molto basse [64 ] . Metilstenbolone ( 30 ,Figura 6) è un più recente agente attivo per via orale che non è mai stato approvato per uso medicinale ma è stato utilizzato come integratore alimentare illecito [ 65 , 66 ].

Quali sono gli steroidi più noti?

Nel trattamento prolungato, inoltre, questi farmaci tendono a inibire la produzione degli ormoni analoghi naturali da parte delle ghiandole surrenali, provocando così un quadro di insufficienza surrenalica, che si manifesta con conseguenze anche gravi soprattutto alla sospensione della terapia. La via di somministrazione viene scelta in base al tipo di affezione da curare, alla rapidità di azione richiesta e alla durata del trattamento. Sotto la denominazione di farmaci corticosteroidi si raggruppano diverse molecole accomunate dal fatto di essere strutturalmente simili al cortisolo, un ormone steroideo fisiologicamente prodotto dalle ghiandole surrenali. A causa del rischio di effetti collaterali sistemici le iniezioni di steroidi sono spesso somministrate solo a intervalli di almeno sei settimane (ma questo dipende dalla molecole scelta).

Prevenzione dell’uso di steroidi anabolizzanti

Circa il 5-10% dei pazienti risulta intollerante a tale farmaco, per cui diventa necessario sospenderlo. La 6-mercaptopurina, metabolita attivo dell’azatioprina, è ben tollerato da un’ampia proporzione di coloro che sono intolleranti all’azatioprina, e rappresenta una valida ed efficace alternativa, al dosaggio di 1-2 mg/kg/die. Lo steroide (prednisone o metilprednisolone) a dosaggio spesso generoso rappresenta il farmaco imprescindibile per spegnere l’aggressione immuno-mediata e controllare l’epatite acuta sotto il profilo biochimico e florida dal punto di vista istologico (1-3).

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